La malattia di Newcastle che il 17 novembre ha costretto, da un lato, a sopprimere 5'434 galline di un allevamento di Pazzallo e, dall’altro, a decretare la zona di protezione in vigore fino a domenica non è stata portata dai piccioni.
A renderlo noto è l’ufficio del veterinario cantonale ticinese che lunedì ha confermato la revoca delle misure eccezionali adottate per evitare la diffusione dell’infezione poiché "non sono stati segnalati altri casi sospetti di malattia e gli accertamenti diagnostici dei pollai ubicati all’interno della zona di protezione hanno permesso di appurare che tutti i volatili sono sani ed esenti dal virus".
Le analisi eseguite con la collaborazione di vari laboratori specializzati svizzeri e tedeschi hanno permesso il sequenziamento dell’agente patogeno trovato nell’allevamento luganese. "Questo risultato permette di escludere che l’infezione sia originata dai piccioni. Purtroppo la causa dell’introduzione del virus nella tenuta di Pazzallo non ha ancora potuto essere appurata", si apprende dal comunicato.
Diem