Ticino e Grigioni

Sciescursionisti sulle piste tra regole e opportunità

Ad Airolo l’appello al rispetto delle regole rivolto agli sciescursionisti – In Lombardia l’approccio sta cambiando, con percorsi dedicati e serate apposite; il punto con Simone Beffa

  • 9 febbraio, 05:41
  • 9 febbraio, 15:34
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Oltre a principianti spesso poco preparati, non mancano anche gli sportivi che si preparano alle competizioni - Immagine d'archivio

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Di: Dario Lanfranconi 

La società Valbianca SA, che gestisce gli impianti di risalita leventinesi di Airolo-Pesciüm, ha recentemente fatto un appello a chi pratica sciescursionismo per rispettare le regole. In particolare vengono rilevati problemi sia di convivenza con gli sciatori “classici”, a causa dell’attraversamento delle piste, sia di sicurezza negli orari serali. Dopo l’orario di chiusura i gatti delle nevi sono infatti operativi nella preparazione delle piste, e oltre al pericolo rappresentato da questi mezzi, l’utilizzo di cavi (verricelli) può provocare, se non visti, incidenti molto pericolosi per gli sciatori.

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RG 24 del 05.02.2024 - L’appello del direttore della Valbianca Simone Beffa

RSI Info 08.02.2024, 17:00

Ad ogni modo lo sciescursionismo è una disciplina in forte crescita, complice anche la pandemia che ha spinto molti ad avvicinarsi alla pratica. E, seppure i “puristi” storcano a volte il naso, sono pure molti quelli che – vuoi perché principianti, vuoi perché si allenano per le competizioni – scelgono appunto di salire all’interno dei comprensori sciistici. 

Detto che osservare le regole di sicurezza formulate dai gestori degli impianti resta di fondamentale importanza e che l’appello di Airolo voleva “sensibilizzare e non puntare il dito contro nessuno”, come ribaditoci dal direttore Simone Beffa, nella vicina Lombardia, dove negli scorsi anni c’erano pure stati molti conflitti, le cose sembrano pian piano cambiare, proprio per evitare i contrasti e accogliere anche questa fetta di utilizzatori. Sono ad esempio sempre di più gli impianti che preparano e segnalano appositi percorsi di salita, utilizzabili anche in discesa, ma che sono collegati in cima anche alle normali piste da cui poi scendere. Per la questione “fuori orario” viene invece sempre più offerta la possibilità, una o più spesso due volte a settimana, di potere risalire e poi scendere su una o più piste del comprensorio che vengono lasciate “libere”. E questo avviene, come spiegato in un recente articolo del sito specializzato montagna.tv, tanto in comprensori grandi, quanto in quelli medi e in quelli piccoli (riportiamo i quattro esempi nel box in fondo). 

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Approcci almeno in parte differenti di qua e di là dal confine

  • La Regione/montagna.tv

Fatte tutte queste premesse, abbiamo voluto sentire nuovamente il direttore del Valbianca di Airolo Simone Beffa, la stazione dove appunto vengono registrati i maggiori problemi, anche probabilmente per la comodità di accesso via autostrada, per capire se immaginano un futuro in questa direzione. 

Sciescursionisti sulle piste: non sarebbe un’utile opportunità, vista l’importante frequentazione, preparare o aumentare se già presenti i tracciati di salita dedicati, limitando così i conflitti? 

Premettendo nuovamente che anche da noi gli sciescursionisti sono i benvenuti e che il nostro era un messaggio di sensibilizzazione soprattutto diretto a chi si improvvisa sciescursionista, e sono sempre di più purtroppo, non conoscendo le regole basilari dell’attività, ad Airolo in realtà dei percorsi dedicati alle salite esistono già. Sulla mappa del comprensorio sono indicati in giallo, comprendono la salita dal basso fino a Pesciüm (ma non nella sezione alta maggiormente innevata, ndr) e sempre da Airolo arrivano, passando da Nante, fino a circa metà del settore di Ravina

In riferimento al problema della sicurezza dopo l’orario di chiusura (gatti delle nevi e verricelli), non sarebbe utile proporre aperture serali dedicate e programmate anche nel vostro comprensorio, proprio per dare maggiori possibilità e al contempo evitare i rischi? Ci avete già pensato? Anche perché per molti è un’attività “post lavoro”, quindi difficilmente effettuabile entro le 17…

Sì, in realtà è una possibilità a cui abbiamo già pensato e in passato l’abbiamo presa in considerazione. Per noi però il problema sono le condizioni delle ultime stagioni. Per poter fare delle aperture regolari serve infatti una certa stabilità delle condizioni delle piste che purtroppo, a causa dello scarso innevamento e delle precipitazioni scarse e/o fortemente irregolari, nelle ultime stagioni non ci sono più state. E quindi per noi diventa difficile programmare stabilmente il lavoro dei gatti e poter dire ‘escono in questo orario, fanno questa pista e quindi possiamo lasciare libera quest’altra’. La gestione delle condizioni attuali e del recente passato è invece molto più complessa e poco programmabile. Qualora dovessimo avere una o più stagioni con una continuità di innevamento e quindi più facilmente gestibile, potrebbe sicuramente essere una possibilità da esplorare, ricordando comunque che la nostra attività è legata allo sci alpino e non allo sciescursionismo.

Livigno (Valtellina, 115 km di piste): tre percorsi preparati e battuti dopo ogni nevicata, a distanza dalle piste, ma che in cima vi si congiungono per permettere la discesa più comoda, ma solo fino alle 17.

Aprica (tra Valtellina e Val Camonica, 50 km): due percorsi lunghi, da oltre 1000 metri di dislivello, preparati e segnalati. Tutti i venerdì sera inoltre possibilità di salita su una pista illuminata per tutti i 6 chilometri di lunghezza (Superpanoramica Baradello).

Borno (Valcamonica, Brescia, 14 km): un percorso segnalato, in parte a bordo pista e in parte più lontano. Due sere a settimana, martedì e giovedì dalle 17, possibilità di salita e discesa lungo due piste del comprensorio (Ogne e Pian d’Aprile).

Spiazzi di Gromo (Val Seriana, Bergamo, 15 km): percorso/pista riservata a fianco di quelle di discesa. Giovedì e venerdì sera possibilità di discesa sulle piste.

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