Se la morte non è una questione privata

Bellinzona paga i funerali ai cittadini indigenti. Lo prevede la legge e lo si fa da anni, ma dal primo gennaio 2014 c'è un tetto massimo al contributo comunale. In una speciale ordinanza, in pubblicazione fino al 17 febbraio, tale limite è fissato in 4'500 franchi. Finora l’aiuto per le persone che non beneficiavano di prestazioni assistenziali dal Cantone, ma che morivano sole e senza lasciare risorse sufficienti a coprire le spese, era stabilito singolarmente. La volontà dell’Esecutivo è quindi unicamente quella di regolamentare questa specifica nicchia. Nella capitale ogni anno i casi di questo tipo si contano sulle dita di una mano.

Il Cantone copre le spese funerarie per chi beneficia dell'assistenza, ci spiega Renato Scheurer dell'Ufficio del sostegno sociale e dell'inserimento. I casi a livello cantonale sono tendenzialmente in crescita, seppur in maniera poco visibile. Dieci anni fa erano solo 6 e la spesa complessiva di 17'000 franchi. A partire dal 2007 si è notato un aumento consistente dei costi e del numero di persone toccate. La spesa pro capite era compresa tra i 3'500 e i 5'300 franchi, le persone toccate sono state tra la quindicina e la ventina (nel 2012 erano 22, nel 2013 23, per un importo biennale di oltre 200'000 franchi).

Lugano, come altri Comuni ticinesi, contempla questo genere di prestazioni. Il tetto è a 4'000 franchi. Dall'ufficio dell'intervento sociale ci dicono che i casi ogni anno sono una quarantina (erano 45 lo scorso anno) e non si registrano tendenze all’aumento. Anche Locarno ha un regolamento simile. Come ci spiega Giuseppe Mordasini, il costo per il funerale non deve superare il minimo necessario. L’importo medio si aggira sui 5'000 franchi, poiché vi sono alcune varianti da tenere in considerazione. Il numero è tendenzialmente in aumento: nel 2009 i defunti indigenti erano 3, nel 2013 erano 12.

Da.Pa.