"Sono un'artigiana ticinese con ditta individuale, sono designer e produco, lavoro prettamente con gli eventi. Dal 17 di settembre che non mi stanno più erogando le indennità IPG per ricalcolo, le manifestazioni sono completamente bloccate. Io mi domando: in Svizzera, con il costo della vita, come facciamo a vivere?". È lo sfogo di Roberta Ferrari, incontrata al mercatino di Natale di Lugano dove è presente da molti anni.
Non è l'unica in questa situazione, a vivere il malessere a cui ora dà voce. "Dai primi di marzo quando è stata annullata la fiera di Monaco di Baviera io ho lavorato 17 giorni in tutto il 2020", spiega, e, come detto, da metà settembre non ha più nemmeno l'entrata sostitutiva garantita dallo Stato. "Sono bloccata, non mi fanno lavorare, annullano tutto. Sui giornali si legge di aiuti ma io a casa mia, nelle mie tasche, non ho visto ancora niente", afferma. "È una vergogna, oltre tutto continuo a pagare l'IVA anche se quest'anno non ho superato i 100'000".
Roberta ha scritto al comune per chiedere di rivedere l'affitto della casetta al mercato, che la domenica, per decisione federale, da domani dovrà restare chiuso. Dal Dicastero eventi dice di aver trovato comprensione. A fine novembre in una lunga e-mail a diversi funzionari cantonali aveva spiegato la sua situazione, l'impossibilità di coprire le spese e la difficoltà a pagare le fatture. "Il Governo ci sta lavorando", era stata in sintesi la risposta (letta nell'audio allegato). Ma proprio oggi, sabato, c'è forse stata una svolta: una chiamata con la richiesta di altri documenti, accompagnata però dalla promessa di un'erogazione degli aiuti forse già prima di Natale.
CSI 18.00 del 12.12.2020 La posizione del Cantone
RSI Info 12.12.2020, 19:00
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