L’Ufficio di statistica ticinese, nella sua prima indagine trimestrale del 2016, afferma che l’indebolimento congiunturale sembra attenuarsi, dopo un anno e mezzo, per l’industria manifatturiera ticinese.
Le aziende esposte ai mercati esteri ritrovano una certa stabilità degli ordinativi. Per il mercato interno l’evoluzione appare ancora non positiva a causa della scarsità delle comande con un lieve eccesso di personale.
Per il secondo trimestre dell’anno, l’Ufficio di statistica prevede una stabilità cui seguirà nel terzo trimestre un graduale miglioramento degli affari.
Commentando l’indagine, il direttore dell’AITI Stefano Modenini sottolinea che la situazione generale resta insoddisfacente, come confermano gli annunci di ristrutturazioni e licenziamenti in diverse ditte del cantone. E le prospettive non sono favorevoli. L’unica consolazione sembra essere la relativa stabilità della soglia di 1,10 franchi per un euro.
RedMM M.A.