Emergono importanti novità dall’inchiesta sulla rapina compiuta il 2 luglio scorso a Lugano, in una gioielleria del centro. Il colpo potrebbe essere opera dell’organizzazione criminale conosciuta, a livello internazionale, con il nome di “Pink Panthers”.
È quanto ipotizzano gli inquirenti ticinesi, sulla scorta di forti indizi. Non si sa ancora se e come siano stati effettuati dei sopralluoghi. Di certo i malviventi si erano preparati la via di fuga. Dalle parti dell’Autosilo Motta, la sera prima avevano infatti parcheggiato due scooter.
Nella zona del Tassino la polizia è riuscita a recuperare anche il furgone con cui il gruppetto – armato di due pistole, entrambe cariche – è arrivato il giorno dei fatti. Il veicolo era stato noleggiato in Italia.
I quattro si trovano rinchiusi alla Farera, dove dovranno rimanere almeno per i prossimi tre mesi. Secondo gli accertamenti svolti finora, si tratterebbe di due croati e due serbi (d’età compresa tra i 34 e i 38 anni). Uno di loro ha già precedenti specifici in Svizzera.
Novità sulla rapina in via Pessina
Il Quotidiano 20.07.2024, 19:00