"Siamo increduli, abbiamo dato tutto, è come se fosse un incubo". Con queste parole Marco (nome di fantasia) racconta come lui e le sue colleghe stanno vivendo, all’indomani della comunicazione da parte di Sempione Fashion del licenziamento di tutti i dipendenti, quasi 1’200 in Svizzera.
Quando l'azienda nel 2016 ha rilevato il gruppo Charles Vögele sembrava che la situazione potesse volgere al meglio. "Ci abbiamo creduto come personale", gli fa eco Simona (nome di fantasia), la voce rotta, "hanno investito molto nel rinnovare i punti vendita con il marchio OVS. Ci hanno rivoltato come un calzino che poi si è rotto".
"Non posso immaginarmi che un’azienda come OVS abbia potuto reggere in Svizzera solo nove mesi", continua "qualcosa non ha funzionato". I problemi c’erano da tempo, aggiunge Marco "posso assicurarvi che già da dicembre diversa merce non arrivava più e non eravamo più attrattivi per i clienti".
E il morale? "Ci teniamo su a vicenda", aggiunge Simona, "ora vedremo con il sindacato UNIA come muoverci. Certo è - e conclude – che in questi mesi abbiamo fatto tanti straordinari non pagati per avere sempre il negozio in ordine e questo è il ringraziamento".
Ricordiamo che l’azienda ha già detto ai dipendenti che non è previsto alcun piano sociale.
FrCa/CSI