Il PLR non ci sta e attacca le misure attuate dal Dipartimento del territorio (DT) diretto da Claudio Zali senza mezzi termini, rimarcando come siano uno "spot elettorale" anziché la soluzione a un problema.
In un comunicato diffuso mercoledì, i liberali-radicali ticinesi segnalano come la qualità dell’aria sia in costante miglioramento nel cantone da almeno 15 anni, con le polveri fini calate del 50%. Si precisa che ciò è dovuto allo sviluppo tecnico e a politiche ambientali “improntate a risultati di medio-lungo termine”. Per questo non si può pensare di risolvere così semplicisticamente un “problema causato da fattori come l’inquinamento lombardo” e il clima.
Si ricorda inoltre che lo stesso Zali ha detto che i limiti a 80 Km/h in autostrada, il divieto di circolazione per veicoli Euro3 e i trasporti pubblici gratis hanno il solo obiettivo di sensibilizzare la gente e non di più. Tuttavia in un momento economico difficile si è bloccato un terzo dei veicoli di artigiani e imprese, causando danni economici rilevanti a questi professionisti.
E l'offerta dei mezzi pubblici gratuiti, ricorda la segreteria cantonale PLR, causa costi per 60'000 franchi al giorno che sono comunque pagati dai contribuenti ticinesi e i cui effetti sono pari a "zero", non avendo avuto l’atteso riscontro.
Il PLR chiede piuttosto la costituzione di un fondo per la mobilità aziendale, la promozione del telelavoro per i dipendenti pubblici e l’ottimizzazione della mobilità scolastica come veri contributi a un miglioramento dell'inquinamento atmosferico in Ticino.
EnCa
DAL TG 12.30:
RG 07.00 del 1° febbraio 2017 - il servizio di Christian Gilardoni
RSI Info 01.02.2017, 11:17
Contenuto audio
Approfondimento, dibattito Zali-Farinelli
Il Quotidiano 01.02.2017, 20:00