L'annuncio dell'arrivo delle precipitazioni previste per i prossimi giorni, ha fatto tirare il fiato a molti abitanti del Sud delle Alpi, preoccupati dallo stato dell'aria dopo tre settimane di siccità. La situazione, in generale in Ticino e Moesano (stando ai dati ufficiali disponibili sul sito dell'Osservatorio ambientale) non è da allarme (l'indice generale indica basso-moderato inquinamento). C'è però un'eccezione: San Vittore dove le concentrazioni giornaliere di PM10 dallo scorso 1. dicembre superano costantemente il limite fissato dall'Ordinanza federale. Inoltre la zona compresa tra Lumino e Roveredo è l'unica dell'intera Svizzera italiana con polluzione significativa/alta.
Il resto del territorio è tutto colorato di azzurro o verde avendo un indice generale tra basso e moderato
Le varie stazioni registrano valori giornalieri di PM10 che si aggirano tra i 25 e i 40 microgrammi per metro cubo d'aria (Bioggio, Pregassona, Lugano, Vezia, Locarno ecc) con punte che la scorsa settimana hanno superato i 50 a Biasca, Mendrisio e a Chiasso. A San Vittore invece ieri, sabato, si è arrivati a una media di 90 (con punta di 159 alle 22.45) e oggi, domenica, alle 11 si era a 84 (il 100% in più rispetto a Chiasso e di oltre il 200% rispetto alla vicina Giubiasco). Una situazione da bollino rosso.
La situazione questa mattina in Ticino e Moesano
La situazione molto particolare del comune basso mesolcinese è nota da tempo. Nei periodi freddi la formazione di inversioni termiche favorisce l’accumulo a basse quote delle polveri fini che risultano nettamente più alte rispetto alle altre località del Sud delle Alpi. Da alcuni anni i Grigioni hanno lanciato un programma regionale di risanamento dell'aria per ridurre l’inquinamento atmosferico migliorando l’efficienza degli impianti di riscaldamento a legna che però non ha ancora raggiunto i suoi obiettivi.
Diem