Ticino e Grigioni

Solduno: consegnata la perizia

Lieve scemata imputabilità per il 20enne che in ottobre sparò all’ex amica. Ravvisato il rischio di recidiva

  • 25 aprile 2022, 21:00
  • 23 giugno 2023, 18:41
L'intervento in forze della polizia, lo scorso ottobre, dopo il ferimento della donna

L'intervento in forze della polizia, lo scorso ottobre, dopo il ferimento della donna

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Il ministero pubblico ha ricevuto la perizia psichiatrica disposta per far luce sullo stato di salute del 20enne sangallese che il 21 ottobre scorso, a Solduno, sparò all’ex compagna, ferendola all’addome.

Il dottor Markus Weinmann ha rilevato l’esistenza di un grave disturbo e di una sindrome depressiva. Il giovane – scrive l’esperto – era in grado di valutare il carattere illecito dei propri atti. Non però di agire appieno secondo tale valutazione. Di qui la lieve scemata imputabilità ravvisata a suo favore.

Medio-alto, invece, il rischio di recidiva; il pericolo che l’imputato torni cioè a compiere reati violenti. Solo un adeguato trattamento psichiatrico, di tipo stazionario, potrebbe ridurre fortemente – conclude Weinmann – questa eventualità.

Il 20enne si presentò in via Vallemaggia armato fino ai denti. Obbigò la ragazza e il nuovo fidanzato a legarsi l’un l’altro. Quando liberò l’ex amica, lei ne approfittò per scappare. Lui la rincorse, e nell’atrio del palazzo le sparò con il fucile attraverso il vetro.

Tentato assassinio l’accusa ipotizzata dal procuratore pubblico Roberto Ruggeri, che ha appena chiesto una proroga di tre mesi della carcerazione preventiva. Diversa la tesi del giovane, difeso da Yasar Ravi e Filip Cerimanovic. Il colpo – sostiene – partì accidentalmente.

Sparò alla sua ex, ecco la perizia psichiatrica

Il Quotidiano 25.04.2022, 21:00

Francesco Lepori

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