Sono arrivati i Re Magi

L'Epifania... che tutte le feste porta via, ci hanno insegnato i nostri vecchi, e quest'anno fra calze e befane anche ultimo giorno di vacanza per i bambini delle scuole ticinesi, che lunedì tornano in classe.

C'è chi ha scelto di passare la giornata tuffandosi nelle acque del Verbano, ma la tradizione più importante è ovviamente quella cristiana della visita dei Re Magi, che con i loro doni fanno felici i più piccoli. Una tradizione perpetuata in diverse località, nel video la cavalcata di Castel San Pietro, con sfilata nelle vie del paese.

Chi dice Re Magi, dice anche corona, pane dolce classico della giornata che è stato sfornato dai panettieri in centinaia di esemplari. In tanti lo hanno acquistato già il giorno prima, per essere pronti per la colazione... e scoprire chi in famiglia avrebbe scovato la statuina e avrebbe indossato la coroncina di cartone. E i clienti, specie i turisti che non conoscono il prodotto, vanno avvertiti per non avere sorprese.

Ma la corona, da dove arriva? Non si tratta in questo caso di una tradizione alimentare dell'area italofona, ma diffusa con successo "in tutte le realtà culturali della Svizzera", come spiega il presidente dei mastri panettieri, pasticceri e confettieri Massimo Turuani. La ricetta prevede un impasto ricco di burro, uova e zucchero.

L'origine della festività

L'Epifania del Signore (dal greco per "manifestarsi") viene celebrata 12 giorni dopo il Natale (il 6 gennaio, per i cattolici che seguono il calendario gregoriano, il 19 per gli ortodossi). Simboleggia la manifestazione della divinità di Gesù Cristo all'umanità.

La tradizione profana della Befana (rappresentata da una vecchia che a cavallo di una scopa elargisce doni ai bambini buoni, e il cui nome deriva dalla corruzione del termine "epifania", è diffusa in area italofona e poco conosciuta all'estero. Deriva probabilmente da riti propiziatori pagani risalenti ad almeno 2'500 anni fa.