L'Europa frena gli entusiasmi sul progetto Sputnik V siglato fra la società farmaceutica Adienne Pharma Biotech con sede di Lugano ed il Fondo russo RDIF per produrre il vaccino russo a Caponago, in Brianza. La Commissione europea, "in questo momento", non ritiene il vaccino parte della sua "strategia vaccinale". Roma si accoda a Bruxelles, per il Governo Draghi "nessun pregiudizio, ma l'Italia sui vaccini si muove nella cornice europea."
Per Vincenzo Trani, il presidente della Camera di Commercio Italo-Russa che ha annunciato l'accordo tra Adienne ed il RDIF, questa presa di posizione non sarebbe un problema, poiché "una cosa è produrre, un'altra distribuire". Le fiale messe a punto a Monza potrebbero infatti essere esportate verso uno dei 46 Paesi del mondo che hanno già approvato lo Sputnik qualora l'EMA non dovesse dare il suo consenso.
Si tratta di una prima assoluta in Europa "che mostra come le imprese italiane sappiano vedere oltre le polemiche politiche", ha commentato Trani.
Lo Sputnik "ticinese"
Il Quotidiano 09.03.2021, 20:00