L’autore del delitto di Stabio nega qualsiasi premeditazione. Agli inquirenti – si è appreso oggi, lunedì – ha dichiarato di avere agito sul momento, dopo essersi recato dalla cognata per consegnarle degli oggetti. L’uomo non ha spiegato però, almeno finora, le ragioni che la sera del 14 ottobre scorso lo spinsero a uccidere Nadia Arcudi.
Di certo non gli mancò la freddezza. Non vedendolo arrivare la moglie, che con la suocera – come noto – lo stava aspettando al ristorante, gli inviò un messaggio per chiedergli se continuare o no ad attenderlo. Il 42enne rispose di ordinare la cena, e di farlo anche per lui, con tanto di dettagli su cosa avrebbe gradito mangiare.
Risvolti inquietanti, che si aggiungono a un quadro già pesantissimo. Talmente pesante da indurre la procuratrice pubblica Pamela Pedretti a prospettargli – altra novità – il reato più grave previsto dal codice: quello di assassinio. L’omicidio intenzionale è stato ipotizzato solo in via subordinata.
Francesco Lepori
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