18 gennaio 2017: la terra torna a tremare nel centro Italia. La neve, nel frattempo, è caduta copiosa.
18 gennaio 2017: col terremoto, su siti web e agenzie rimbalza la notizia che un hotel , a Farindola, è stato travolto, spostato e cancellato da una valanga. L’attenzione mediatica si fissa sull’Abruzzo. Esperti, politici, magistrati iniziano il loro carosello d’interventi. La gente comune s’interroga. Tra loro c’è anche chi decide di agire: concretamente. Tre metri di neve a 900-1'000 metri d’altitudine sono un fatto straordinario: ovunque.
Il Ticino in Abruzzo
E allora... allora si parte: con spazzaneve, frese, attrezzature adeguate per far fronte all’emergenza e togliere dall’isolamento centinaia di persone. Si parte da Palagnedra e Riazzino. Si parte da Bellinzona, da Locarno e, ieri, da Chiasso. Si parte da Viganello con beni di prima necessità richiesti da sindaci del centro Italia e raccolti in tutto il Ticino. Si parte da Ascona e da Bioggio per dare sostegno alle organizzazioni impegnate sul territorio per soccorrere anche gli animali. Tutto in una settimana. Una settimana speciale, piena di calore umano, fatta di confini e pregiudizi infranti. Una bella storia testimone di un Ticino del quale poco si parla. La trovate riassunta nella mappa interattiva realizzata da Jona “pixel” Mantovan: per non dimenticare.
Red. MM