In attesa della futura galleria, dal prossimo inverno migliora ulteriormente la sicurezza lungo la strada cantonale del Maloja. In alcuni dei quattodici canaloni tra Sils Föglias e Plaun da Lej saranno infatti presto attivi altri sei piloni per il distacco artificiale delle valanghe. "Su ogni pilone sono presenti dodici colpi di dinamite che possono essere attivati in remoto per staccare la valanga" spiega ai microfoni della RSI il capocantiere Jon-Andri Bisaz.
La zona interessata dall'intervento
L'obiettivo è il distacco controllato di piccole valanghe, evitando così che scendano grosse masse di neve. In alcuni canaloni il provvedimento non può tuttavia essere adottato, in quanto comporterebbe dei pericoli per il villaggio di Sils. È pertanto stato posizionato un radar a lunga distanza per monitorare sia le aree non coperte da antenne di brillamento sia il resto del versante. Un sistema che è stato realizzato grazie alle esperienze fatte anche in altre regioni, sottolinea Gian Cla Feuerstein, capo Ufficio foreste e pericoli naturali Engadina e Valli del Sud.
Negli ultimi inverni, lo ricordiamo, lungo il tratto stradale in questione ci sono state circa cinquanta ore di chiusura, con un record di undici giornate. Questo progetto da un milione e mezzo di franchi rappresenza ora il massimo delle misure attuabili per evitare che le valanghe travolgano gli automobilisti. Ma questo non significa che le chiusure saranno ridotte, aggiunge Feuerstein: "Ora la strada non sarà sempre libera. Però quando sarà libera, il rischio sarà ridotto".
L'obiettivo della popolazione e delle istituzioni della Bregaglia e dell'Engadina resta comunque la costruzione del tunnel annunciato nel 2019 dal Governo cantonale. "L'Ufficio tecnico sta lavorando alacremente per il progetto definitivo" assicura Maurizio Michael del Gruppo parlamentare sicurezza stradale Bregaglia-Engadina.