Menti sempre aperte, anche di domenica. Con questo motto è tornata oggi l'iniziativa Domenica in biblioteca che ha coinvolto istituti pubblici e privati del Cantone. Un'apertura straordinaria che ha coinvolto sedici Biblioteche; un evento voluto però anche per estendere la possibilità di incontro e relazione fra i cittadini.
“Questa mattina sono stato a Bellinzona e nel pomeriggio a Lugano: c’è stata una presenza notevole di pubblico, anche di famiglie con bambini”, spiega ai nostri microfoni Stefano Vassere, direttore del sistema bibliotecario ticinese.
Quest'anno, Biblioteche aperte è alla seconda edizione: si riesce dunque a catturare l'attenzione anche di chi non è frequentatore abituale delle biblioteche? “Sì – risponde Vassere -, perché le categorie di persone che vorremmo portare in biblioteca sono due: chi già legge ma tende a farlo a casa, e chi è lontano dal mondo della lettura e della cultura: e abbiamo molte cose da offrire, a vari livelli”.
“La biblioteca come luogo fisico, e pubblico, è qualcosa che interessa molto la società”, continua il responsabile del Sistema bibliotecario cantonale: “È un posto gradevole da vari punti di vista: a partire dall’accoglienza, del materiale e dei contenuti messi a disposizione. È insomma un luogo pubblico che può accogliere tutta la comunità”.
CSI/ludoC