Se da una parte abbiamo il direttore del Dipartimento del territorio ticinese, Claudio Zali, che difende a spada tratta le proposte per la nuova legge edilizia, tra cui spicca la proposta di eliminare la possibilità di ricorso al Consiglio di Stato, passando direttamente al Tribunale amministrativo; dall'altra troviamo gli scettici, come l'Ordine degli avvocati ticinesi, presidiato dall'avvocato Gianluca Padlina, anche se, ci è stato assicurato, "gli interessi personali non contano".
Dovremo attendere il 2020 per capire, realmente, cosa succederà con la nuova legge edilizia e come questa verrà recepita dal Gran Consiglio. Oggi la legislazione e le norme di ogni comune controllano tutto quello che riguarda le opere edili e se un cittadino desidera costruire casa deve obbligatoriamente seguire una prassi ormai consolidata.
Ma a preoccupare non è tanto la burocrazia, quanto i vicini che, in alcuni casi, possono trasformare il sogno di una vita in un vero e proprio incubo. Ogni anno il Canton Ticino riceve oltre 400 ricorsi edili, alcuni ben motivati, altri che lasciano l'amaro in bocca, ma che comunque bloccano i lavori o l'inizio cantiere.
Ricorsite o diritto?
RSI - Patrizia Peter/Dario Lanfranconi/Alberto Dagnino 11.11.2019, 10:00
In questo senso la nuova legge potrà migliorare la situazione e rendere i cittadini più clementi? Nessuno è riuscito a rispondere a questa domanda, ma tra gli aspetti che potrebbero piacere c'è il l’informatizzazione delle domande, una minore richiesta iniziale di documentazione e la possibilità di eseguire più interventi solo con una notifica.
Se il tema vi incuriosisce, gli appuntamenti radiofonici e televisivi:
CSI 18.00 dell'11.11.2019 La nuova legge edilizia, chi ci crede e chi no: l'approfondimento di Dario Lanfranconi
RSI Info 11.11.2019, 19:28
Contenuto audio
11.11.2019: Ticino terra di ricorsi
L'attuale legge edilizia è stata modificata, l'ultima volta, nel 1991. L'antenata dell'odierna legge nasce nel 1940 e fino al 1972 la divisione tra zone edificabili e non edificabili era assente. Senza contare che cinquant'anni fa i diritti erano per la maggior parte acquisiti e le zone dove si poteva costruire molto estese.