Ticino e Grigioni

Trasporti pubblici coi passeggeri in poppa e i tagli in coda

L’utenza è in costante aumento, ma con il nuovo orario il Cantone propone delle “correzioni” che preoccupano l’associazione di categoria: “Con alcune linee si è andati oltre”

  • 7 giugno, 20:31
  • 20 giugno, 14:56

Trasporti in Ticino: bene quelli pubblici, male i turistici

SEIDISERA 07.06.2024, 18:13

  • Tipress
Di: QUOT/SDS/RSI Info

I passeggeri continuano ad aumentare. Il potenziamento dell’offerta tre anni fa sta dando i suoi frutti con un 2023 da record e anche il 2024 si conferma in crescita per le aziende ticinesi di trasporto pubblico. A preoccupare è però il futuro, in particolare su gomma. Con il nuovo orario del 2025, il Cantone intende infatti operare dei risparmi su linee e corse.

Trasporti in crescita, in calo gli impianti di risalit

Il Quotidiano 07.06.2024, 19:00

“Un ripensamento in base ai dati effettivi degli ultimi anni è corretto per certe linee o corse, dove si constata uno scarso o addirittura nessun utilizzo - dice Alex Malinverno, presidente dell’Unione Trasporti Pubblici e Turistici Ticino, che venerdì ad Airolo ha espresso i propri timori - . L’UTPT ritiene però che in alcuni casi si è andati oltre, tagliando pesantemente alcune prestazioni”.

Il taglio più doloroso anche per la perdita di posti

Criticata è in particolare la soppressione della linea autopostale 518, tra Morbio Inferiore e Stabio, che serve pure la zona industriale di Balerna. “Questi tagli potrebbero avere delle ripercussioni importanti per gli utenti del trasporto pubblico, ma come associazione siamo soprattutto preoccupati dalla perdita di posti di lavoro che, abbiamo stimato, potrebbe arrivare attorno alle 10-12 unità”, dice Malinverno. L’UTPT contesta anche la riduzione del numero di corse in un’altra linea che porta all’ospedale di Faido.  

La consultazione del nuovo orario scadrà domenica, dopodiché il Dipartimento del territorio esaminerà le osservazioni. Per una decisione definitiva bisognerà quindi attendere.

Gli impianti di risalita puntano su TicinoPass

In attesa di novità ci sono anche gli impianti di risalita. Trasporti turistici che soffrono un calo di passeggeri. Tra le stazioni sciistiche, la scommessa per risollevare la testa e le entrate si chiama TicinoPass, che si propone di offrire un abbonamento unico. Un nuovo tentativo dopo i fallimenti del passato. Un progetto da 1,8 milioni di franchi, metà versati dal Cantone, metà dagli impianti coinvolti.

La via è tracciata, ma occorre tempo, dice Denis Vanbianchi, presidente di TicinoPass: “A breve termine sarà comunque difficile essere indipendenti dal punto di vista finanziario. L’obiettivo è che, con il passare degli anni, attirando nuova clientela possiamo cominciare ad aumentare gli indotti e riuscire un giorno a stare a galla con le nostre forze. Il tutto si riallaccia ad un più ampio discorso sugli impianti di risalita, soprattutto invernali, che devono destagionalizzare, oltre che collaborare nelle manutenzioni. Stiamo facendo i compiti per riuscire ad essere il più autosufficienti possibile”.

L’obiettivo è offrire i primi prodotti ai clienti già il prossimo inverno. Decisiva sarà l’operatività della nuova società chiamata a realizzare un’offerta inizialmente sciistica ma che dovrà presto coprire le quattro stagioni.

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