“La proposta è di potenziare sia il trasporto pubblico su gomma regionale, sia le linee urbane della TPL a Lugano: l’aumento più forte è previsto sulle linee regionali, per allacciare meglio le regioni come la Valle Capriasca, la Valle del Vedeggio o il Malcantone ai nodi ferroviari di Paradiso, Lugano, Lamone e Taverne e alle stazioni della Lugano-Ponte Tresa per garantire maggiori possibilità di spostamento”. Sono le spiegazioni di Roman Zai, capoufficio dei trasporti pubblici al Dipartimento del territorio, in merito al progetto, messo in consultazione, di potenziamento del trasporto pubblico su gomma nel Luganese a seguito della realizzazione del progetto Metrò del Ticino con l’apertura, dal dicembre del 2020, della galleria ferroviaria di base del Monte Ceneri.
Si parla dunque di maggiore cadenza, tratte potenziate e talvolta allungate, offerta migliorata negli orari di punta, mattutini e serali e nei fine settimana, tutto questo però ha un costo non indifferente per Confederazione, cantone e comuni: oltre 18 milioni di franchi per le linee regionali e 4,3 per quelle urbane.
“Sono dei costi aggiuntivi notevoli per l’ente pubblico – afferma Zai -, ma l’investimento lo riteniamo giustificato per migliorare la mobilità nel suo insieme, e per rendere il mezzo pubblico più attrattivo”.
Questa è la proposta in consultazione sino al 21 di questo mese, dopo di che raccogliendo anche suggestioni e suggerimenti verranno elaborati in dettaglio i nuovi orari dal dicembre 2020
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