Il nuovo svincolo di Mendrisio, l'apertura della Stabio-Arcistate, ma anche il potenziamento del trasporto pubblico regionale, non hanno portato i benefici sperati sul fronte del traffico nel Mendrisiotto. Le colonne sono costanti anche in queste settimane, a vacanze avviate e scuole chiuse. Il traffico pendolare (compreso quello dei frontalieri) è diminuito, ma il beneficio per chi si muove sulla rete stradale non si è visto poiché, contemporaneamente, c'è stato un aumento del flusso dei turisti. Il risultato è che i rallentamenti sulla A2, da Lugano alla dogana di Chiasso, restano una costante anche d'estate e, con ogni probabilità, continueranno a esserlo anche nei prossimi anni, poiché soluzioni più incisive non saranno realizzate da Berna prima di alcuni decenni.
Andrea Rigamonti in viaggio sulla Stabio-Arcisate
Una situazione che va stretta alla stessa commissione regionale dei trasporti del Mendrisiotto e Basso Ceresio. "Vi è una forte contraddizione che, francamente, ci dà poco conforto. Da una parte si riconosce lo stato di assoluta precarietà sul fronte del traffico nel Mendrisiotto, dall'altra l'orizzonte per la realizzazione di opere importanti, come potrebbero esserlo il completamento di AlpTransit o la terza corsia tra Lugano e Mendrisio, è il 2040 o il 2050", afferma ai microfoni della RSI il presidente
Andrea Rigamonti, secondo il quale è comunque troppo presto per trarre un bilancio degli effetti del nuovo svincolo sull'intera mobilità regionale.
"Purtroppo, però, è una realtà dei fatti che ogni anno, nei mesi estivi, non facciamo altro che constatare l'impressionante numero dei veicoli che dal nord Europa raggiungono il sud per le vacanze, e ancora una volta il Luganese e il Mendrisiotto sono i distretti maggiormente penalizzati poiché il traffico blocca sistematicamente le nostre arterie cantonali e autostradali", sottolinea il presidente della Commissione che ora concentra la sua attenzione sulla progettazione del potenziamento dell'A2 e le misure accompagnatorie.