Grono è un comune moderno, che piace perché a un tiro di scoppio dalla grande Bellinzona, ma le sue qualità spaziali e storico-architettoniche hanno subito “gravi alterazioni”. A dirlo alla RSI è Marcia Haldemann, responsabile dell’Inventario federale degli insediamenti svizzeri da proteggere d’importanza nazionale (ISOS). In mattinata il Consiglio federale ha dato notizia di alcune cancellazioni limitandosi a comunicare che “non hanno più le qualità richieste”.
Interpellata sui motivi della bocciatura Haldemann, che è attiva presso l’Ufficio federale della cultura, spiega le ragioni dello stralcio degli insediamenti di “Pont del Ram”, ponte in pietra a due arcate di fine 15esimo secolo, e della chiesa di San Clemente, copia in piccolo della Basilica di San Clemente a Roma. Non si tratta di una stroncatura dei due beni storici in sé, ma del contesto che li circonda. L’ISOS tutela infatti gli insediamenti e la cornice, a detta loro, non sembra più all’altezza del quadro.
Grono, spiega Haldemann, “è soggetto a una notevole pressione insediativa. Negli ultimi decenni, ciò ha comportato una forte attività edilizia, che ha gravemente compromesso le caratteristiche centrali dei quartieri storici dell’insediamento”. Il villaggio si contraddistingue per la sua particolare struttura insediativa, con il nucleo dall’aspetto urbano lungo la strada cantonale e i piccoli insiemi edilizi, un tempo rurali, sparsi tra i vigneti e i prati.
O meglio, in parte, si contraddistingueva: “Oggi Grono - dice la capa dell’ISOS - si presenta come un’ampia superfice di quartieri residenziali e industriali-commerciali, in cui le parti storiche non sono più percepibili come un insieme coerente. Gli spazi liberi che un tempo separavano e arieggiavano i vari quartieri, importanti per l’insediamento tanto quanto l’edificazione stessa, sono stati riempiti quasi ovunque da nuove costruzioni o si sono ridotti ad aree residuali incoerenti”.
Questo sviluppo, visto da Berna, “compromette sia le qualità topografiche che le qualità spaziali dell’insediamento in misura tale che non sarebbe più giustificato mantenerlo iscritto all’Inventario federale. Le qualità spaziali e storico-architettoniche del centro sono ancora elevate, ma non sono in grado di compensare le gravi alterazioni menzionate sopra. Di conseguenza, Grono deve essere cancellato dall’ISOS”.
Spiegazioni che viste da Grono non convincono per nulla il sindaco: “Sono molto sorpreso della decisione e le motivazioni mi lasciano alquanto perplesso - dice, interpellato dalla RSI, Samuele Censi -. Ne parlerò in Municipio e prenderemo contatto con l’Ufficio federale preposto”. E poi aggiunge la stoccata: “Sono le classiche decisioni bernesi che non considerano le peculiarità socio-economiche di una regione”.
Grigioni sera del 14.03.2025: Il servizio di Alessandro Tini sulla nuova piscina di Grono
RSI Info 14.03.2025, 19:00
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