“Ho paura che il messaggio che in Ticino il picco dei contagi sia stato superato, è stato preso con eccessivo entusiasmo”: a dirlo è il medico cantonale Giorgio Merlani ai microfoni di Modem, alcuni giorni dopo aver annunciato che nel cantone c’è stata un’inversione di tendenza: ossia, ci sono più persone che lasciano gli ospedali rispetto a quelle che vi entrano dopo aver contratto il Covid-19.
Merlani spiega poi che il picco è raggiunto quando la maggior parte della popolazione si ammala, sviluppando poi anticorpi e impedendo così al virus di diffondersi. “A quel punto la quantità di persone vulnerabili presenti sul territorio è piccolissima e il virus non ha chance di diffondersi all’interno della popolazione. È quella che si definisce l’immunità di gregge”.
Quello ticinese, però, è un picco artificioso: “Lo abbiamo raggiunto riducendo le interazioni sociali, facendo molta attenzione all’igiene. (…) Il problema è che quando ritorniamo alle abitudini precedenti (concerti, partite, grigliate in comune, …) avremo di nuovo occasione di entrare in contatto con altre persone [e la diffusione del virus] ripartirebbe come prima”.
Modem/mrj
Superato il picco, e poi?
Modem 08.04.2020, 08:20
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