"Non abbiamo clienti a Istanbul in questo momento, le prossime partenze sono previste per la prossima settimana": così ai microfoni della RSI la portavoce per il Ticino di Hotelplan, Gaby Malacrida. I dati ticinesi ed elvetici confermano la perdita di attrattiva del settore turistico turco: quello di martedì sera è il più grave ma non il primo attentato dall'inizio dell'anno e Ankara lamenta la perdita di milioni di visitatori. Hotelplan registra un regresso delle prenotazioni del 70% rispetto al 2015 e anche l'offerta è già stata adeguata al ribasso.
Il Dipartimento federale degli affari esteri per ora non sconsiglia la destinazione, ma raccomanda di evitare raduni di massa e manifestazioni di qualsiasi tipo. Il rischio di attacchi, si ricorda, "esiste in qualsiasi momento in tutto il paese" e la prudenza è quindi d'obbligo soprattutto in luoghi molto frequentati, come centri e vie commerciali, mercati e trasporti pubblici. Riguardo all'attentato allo scalo Atatürk, si consiglia di seguire i consigli delle autorità locali e di restare in contatto con il proprio operatore.
CSI/pon
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