Il buon 2018 sul fronte dei pernottamenti è ormai alle spalle e il mese di febbraio conferma la tendenza al calo già rilevata in gennaio: le notti registrate in Svizzera sono scese rispetto allo stesso mese dello scorso anno del 2,7%, a 3,11 milioni, ha indicato giovedì l'Ufficio federale di statistica (UST).
Il Ticino si è tuttavia rivelato in controtendenza, con un +3,6% a 63'000 pernottamenti, insieme a Zurigo, che registra un + 1,6% a 335'000. I Grigioni devono invece fare i conti con una flessione del 2,8% a 740'000. Ancora peggio è andata però ad altre destinazioni turistiche spiccatamente invernali come il Vallese (-5,5% a 512'000) e la regione di Berna (-4,1% a 430'000).
La contrazione è causata sia dalla diminuzione degli ospiti svizzeri che di quelli stranieri. Fra questi ultimi a pernottare sono stati soprattutto i tedeschi (602'000 notti), seguiti dagli inglesi (310'000), dagli americani (241'000), francesi (225'000), cinesi (140'000) e italiani (pure 140'000).