Il Moesano è una regione con un buon potenziale turistico, ma ancora poco sviluppato. Ad oggi, ad accogliere la maggior parte degli ospiti è la destinazione di San Bernardino. Per l'ente regionale, l'obiettivo per il 2030 è di far aumentare il numero di visitatori, ma anche spingere i flussi turistici verso il resto della Mesolcina e della Calanca.
Per dare la spinta giusta al settore, lunedì è stata lanciata una piattaforma online interattiva. "Lo scopo è quello di raccogliere idee, spunti, di condividerli. Poi sarà compito dell'ente turistico metterli nella giusta rete e decidere quali spingere prima e con quale ritmo, cosa si può realizzare a breve termine e cosa a lungo termine", ha spiegato il consulente dell'ente, Elia Frapolli, ricordando come ora manchi la messa in rete.
Fra le aree di sviluppo si guarda alla particolarità del territorio per le attività all'aria aperta, all'enogastronomia, agli elementi culturali e storici poco valorizzati di un'antica via di transito, fino alle possibilità di alloggio da incrementare. Alcuni spunti già ci sono, dal castello di Mesocco aperto tutto l'anno alle visite guidate a vigneti e produttori locali, così come progetti più ampi come il Parco Calanca e il piano di rilancio di San Bernardino (vedi correlata), con cui "creare sinergie senza sminuirli".