"Sarà una piccola Zermatt a sud delle Alpi. Un gioiello senza automobili basato sulla green mobility, un'oasi di pace romantica e selvaggia, dove praticare wellness e sport sia d'inverno che d'estate". Con queste parole Stefano Artioli parla oggi della sua visione per il futuro del San Bernardino.
Gli impianti rinnovati ed ampliati: apertura prevista nel 2026
L'imprenditore ticinese vuole investire 300 milioni di franchi, tramite la società
San Bernardino Swiss Alps, nel rilancio della stazione turistica mesolcinese. E se per il rinnovamento dei vetusti hotel esistenti nel centro storico e per l'edificazione di nuove infrastrutture turistiche punta sul fondi privati - in parte provenienti dalla sua personale cassaforte di famiglia - per gli impianti di risalita chiama alla cassa anche il settore pubblico.
SDS 18.00 del 27.01.2023 Il servizio di Marzio Minoli
RSI Info 27.01.2023, 18:35
Il progetto sta entrando nella sua prima fase operativa. E Artioli oggi anticipa alla RSI che se non ci saranno intoppi si potrà sciare in Confin già a Natale di quest'anno. E svela che oltre allo sport invernale, che prevede la possibilità di sciare fino ad un'altitudine di 2'800 metri, il progetto punta anche sul turismo estivo. Qusto grazie a 130 km di sentieri per il trekking, a 50 km di percorsi per la mountain bike e all’edificazione di una sport-arena coperta per calcio, nuoto, tennis, padel ed arrampicata.
SB Swis Alps
Ed il neo-sindaco di Mesocco,
Mattia Ciocco, nel rilancio ripone grandi speranze. "Il nuovo municipio ci crede e vede il progetto di Artioli in modo molto positivo, anche perché rispecchia le aspettative pianificatorie e di masterplan turistico". "Di criticità non ne vediamo - conclude - perché siamo sicuramente consapevoli del grande impegno che come comune ed amministrazione dovremo metterci, ma siamo pronti e motivati".