Una task force ha elaborato un catalogo di misure per migliorare l’integrazione degli ospiti ebrei a Davos (GR). L’obiettivo è promuovere la comprensione tra la popolazione locale e prevenire i “malintesi”.
Le misure sono una risposta alle “incomprensioni” tra alcuni visitatori e la popolazione, ha dichiarato giovedì il gruppo “Processo di comprensione a Davos”. A febbraio, un ristorante in quota si era rifiutato di noleggiare attrezzature per gli sport invernali a turisti ebrei.
Una serie di “sfortunati incidenti” ha spinto il gestore a porre fine al noleggio, aveva scritto il ristoratore su un manifesto in ebraico. L’incidente ha provocato forti reazioni e il direttore si era scusato, dicendo di non voler “fare di tutte le erbe un fascio”.
La task force, in collaborazione con la Federazione svizzera delle comunità israelite (FSCI), ha elaborato dieci misure per garantire il rispetto reciproco. È previsto un punto di contatto e una revisione degli opuscoli informativi.
Il decalogo elaborato:
- Durante l’estate verrà creato un punto di consulenza per loro, dove saranno disponibili informazioni e altri servizi. Il centro svolgerà anche un ruolo di mediatore in caso di conflitti.
- Dietro le quinte i rabbini garantiranno una consulenza.
- A Davos si sta ampliando un progetto di prevenzione della FSCI denominato “Likrat Public”. I mediatori si rivolgeranno attivamente agli ospiti e agli abitanti del luogo.
- Il materiale informativo sulle regole di comportamento è in fase di revisione.
- Gli ospiti stranieri devono essere informati sulle regole vigenti in Svizzera già prima del loro arrivo.
- Ricerche storiche serviranno per approfondire il dialogo con la storia ebraica a livello locale.
- Saranno organizzati eventi per spiegare alla popolazione locale i limiti dell’antisemitismo.
- Per evitare il sovraccarico di visitatori, nei prossimi anni verrà sviluppato e implementato un sistema di controllo.
- Le strutture turistiche saranno sensibilizzate a trattare tutti gli ospiti in modo equo attraverso nuove linee guida.
- L’organizzazione turistica Davos Klosters assumerà il ruolo di mediatore (ombudsman).
RG delle 08:00 del 13.02.2024
Notiziario 13.02.2024, 08:30
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