UNIA ha tracciato il bilancio oggi, mercoledì, a Bellinzona dell'attività svolta e presentato le sfide future: rispetto allo scorso anno, le segnalazioni di dumping salariale nel settore industriale sono cresciute del 15%. Non solo, il sindacato ha espresso preoccupazione per lo stato di salute del mercato del lavoro, ricordando l'importanza dei contratti collettivi di lavoro.
"I casi degli abusi diventano sempre più complessi, spesso sfociano nel penale — ha sottolineato Vincenzo Cìcero ai microfoni della RSI (ascolta l'audio) —. Sempre più spesso non si riesce a trovare un accordo e anche il livello di aggressività è sempre più alto".
"Gli ispettori sono un elemento in più che aiuta il sindacato", ha sottolineato dal canto suo Igor Cima che ha aggiunto: "Le sinergie tra noi e loro permetto di raggiungere l'obiettivo, evitare la concorrenza sleale in Ticino".
Il 2017 sarà anche l'anno del contratto collettivo obbligatorio per tutti nel settore della vendita e del commercio. "Noi abbiamo deciso di non firmarlo — ha ricordato Giangiorgio Gargantini —, siamo pronti a ripartire da zero nell'interesse di tutti".
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