È arrivata l’ultima notte di musica e balli al Vanilla di Riazzino. La discoteca più grande e famosa del Cantone chiude dopo oltre 30 anni, durante i quali ha portato in Ticino grandi nomi del panorama internazionale. Diventerà un centro di formazione nella logistica.
Una storia cominciata nel 1991. Quando in Europa divampava il fenomeno dei rave, a Riazzino apriva l’Alcatraz. Una discoteca che ha segnato un’epoca e che poi ha cambiato nome in Vanilla. Ora la storia è finita.
“In ogni angolo che guardo c’è qualcosa....”. Per Jonathan Tedesco il Vanilla non è un locale come gli altri. Qui ha messo il primo disco, nel ‘91, poi nel 2003 lo ha preso in gestione per diversi anni, dando forma agli interni del locale. “Nel 1991 ho visto per la prima volta questa cattedrale di acciaio.. Il primo disco fu “Your love”. Poi negli anni ‘90, sotto il nome di Alcatraz, la discoteca diventa un punto di riferimento per la musica trance. Un locale che segna una generazione. Tra chiusure e riaperture, tanti i dj internazionali alla console. Hardwell, Villalobos, Afrojack, Aviicii.
Cambiano i gusti dei ragazzi, il mondo è travolto da una pandemia. Il Vanilla ha resistito, fino a stanotte. L’ultima, si chiude per decisione della proprietà, che ne farà un centro di formazione logistica. Alle sei di domenica mattina la musica si spegnerà. Come successo in molte grandi discoteche, in Ticino e in Italia. “Questa è la fine di un’epoca....”.