Sono 23 i granconsiglieri ticinesi che giovedì si sono seduti per l'ultima volta nell'aula del Parlamento, non essendo in corsa per le elezioni cantonali del 7 aprile. Deputati provenienti da quasi tutti gli schieramenti politici, e in particolare PLR, PPD, PS, Lega, La Destra e Verdi.
Tra di loro la prima cittadina del cantone, la socialista Pelin Kandemir Bordoli, che lascia dopo un anno da presidente del Gran Consiglio, con la speranza che i valori promossi vengano portati avanti dai futuri deputati. In partenza anche Jacques Ducry, ex PLR e indipendente nel PS, che afferma "je ne regrette rien".
In campo PLR saluta Walter Gianora, che in parlamento si è sempre battuto per le regioni periferiche, così come Franco Celio, al quale era stata data l'etichetta di uno degli ultimi rappresentati dell'ala radicale.
L'UDC Gabriele Pinoja se ne va ma, sottolinea, "Prima i nostri" rimane ed è "importantissimo che resti per il bene del Ticino".
I Verdi vedono la partenza di Michela Delcò Petralli, dispiaciuta di lasciare mentre la lotta per il salario minimo è ancora in corso, e Francesco Maggi, felice di aver portato a termine la battaglia per i deflussi minimi dalle dighe.
Non si ripresenta neanche Fabio Bacchetta Cattori, del PPD, che dopo essersi messo a disposizione per la corsa al Consiglio di Stato, resterà disponibile per svolgere attività di pubblica utilità. Lascia anche il monello della politica, Alex Pedrazzini, che fa largo ai giovani, ricordando però che chi ha esperienza non ha un difetto.
Ultimo giorno di Gran Consiglio
Il Quotidiano 14.03.2019, 20:00
La seduta integrale del Gran Consiglio ticinese del 14 marzo 2019
RSI Info 14.03.2019, 18:53