Pochi sanno che alla Stampa c’è un “carcere nel carcere”. Si chiama Comparto di sicurezza (COS), ed esiste dal settembre del 2023. Ospita i detenuti aggressivi, quelli ad alto rischio di evasione, chi ha ricevuto una sanzione disciplinare e le persone che potrebbero fare del male a sé stesse.
Il Comparto è munito, in dimensioni ridotte, di quanto si trova al di fuori del blocco: dalla cucina alla doccia, dal laboratorio all’infermeria, dal passeggio alla Centrale operativa.
Nove le celle, che cambiano a seconda del grado di sicurezza: basso, medio e alto. Tutte vengono costantemente monitorate da agenti appositamente formati, attivi 24 ore su 24.
Nel COS ogni cosa, studiata per evitarne un uso improprio, viene fornita dal personale: vestiti, asciugamani, posate, sigarette. Anche i colloqui si svolgono in maniera diversa. Bisogna utilizzare delle cabine speciali, dotate di vetro divisorio e cornetta antivandalismo.
“Il bilancio – spiega il direttore del penitenziario cantonale, Stefano Laffranchini – è estremamente positivo.” Ora si pensa già all’ampliamento del Comparto, che avverrà grazie alla posa di quattro container (per altrettante celle).