Un nuovo scandalo si è abbattuto sulla piazza finanziaria ticinese. Nei giorni scorsi è finito in manette il direttore della Anirgest, una fiduciaria di Chiasso a cui vari clienti italiani avevano affidato i propri risparmi.
Per anni li ha rassicurati, mostrando loro rendiconti fasulli sui quali figuravano capitali in continua ascesa. In realtà stava accadendo l’esatto contrario. Le cifre emerse finora parlano di un buco di circa 12 milioni di franchi, frutto di malversazioni che si protraevano da tempo.
Il fiduciario ammette la scomparsa del denaro, ma per il momento non ha spiegato dove sia finito. Impossibile dunque sapere se si tratti del classico “buco tappa buco”, o se i soldi siano stati invece semplicemente spesi. I clienti danneggiati sarebbero almeno una decina. L’inchiesta è partita proprio da uno di loro, che in febbraio ha sporto denuncia penale.
Diversi i reati ipotizzati dal procuratore pubblico Andrea Gianini. Si va dalla truffa al riciclaggio, dall’amministrazione infedele alla falsità in documenti.
Francesco Lepori
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