Il congedo paternità in caso di nascita di un figlio è un diritto, ma non sempre i lavoratori riescono a beneficiare. Succede più spesso di quanto si creda e la conciliabilità per diverse famiglie resta un concetto teorico.
Una mamma con due bimbe piccole, che rientra al lavoro al 100% dopo il congedo maternità e un papà che ancora non è riuscito a fruire nemmeno di un giorno del congedo paternità, nonostante sia un diritto sancito per legge. È la storia di una famiglia ticinese - che ci ha chiesto l'anonimato per timori di conseguenze negative sul luogo di lavoro - alle prese con il non sempre facile compito di conciliare la vita famiglia e professionale.
"Mio marito lavora in una piccola azienda e nel suo ruolo anche un'assenza per malattia rappresenta un problema - racconta - e così alla fine non è riuscito a prendere il congedo". In famiglia è la madre a guadagnare di più "ma anche solo una piccola riduzione della percentuale di lavoro avrebbe inciso troppo sul budget famigliare". Per questo avevano anche ipotizzato una riduzione della percentuale di lavoro da parte del papà. Una soluzione non praticabile. "Ci sono delle professioni ancora più legate all'uomo dove la conciliabilità casa famiglia e lavoro non è ancora prevista", sottolinea.
Apprezzato il congedo paternità di due settimane
Telegiornale 25.08.2022, 20:00
Padronato e sindacati: puntare sul dialogo
A livello ticinese ma anche svizzero si discute da tempo di come favorire (e migliorare) la conciliabilità. Ma la figura del papà quale ruolo ha in questo discorso? Per quanto riguarda il congedo paternità, Valérie Borioli Sandoz, responsabile della politica di parità di Travail Suisse, ricorda che non è obbligatorio ma essendo un diritto "nessun datore di lavoro può dire di no a un dipendente che diventa papà e che vorrebbe beneficiarne. Diverso è il discorso per la riduzione della percentuale di lavoro".
Il consiglio dell'organizzazione sindacale, è in ogni caso di parlarne. "Ci sono realtà in cui anche un'assenza per malattia o infortunio rappresentano una catastrofe in termini di organizzazione del lavoro. Ma è un problema generale di organizzazione che non spetta al dipendente risolvere" aggiunge Valérie Borioli Sandoz.
Conciliabilità lavoro-famiglia secondo sindacati e padronato
SEIDISERA 17.03.2023, 18:56
Contenuto audio
Anche Fabio Regazzi, presidente dell'Associazione svizzera arti e mestieri, sottolinea l'importanza del dialogo e della ricerca di una soluzione che tenga conto delle esigenze di tutti. Nel caso di un'azienda medio piccola (come quella descritta nella testimonianza) il fatto di non poter far capo a molte risorse è un limite oggettivo. Fabio Regazzi indica nella maggior flessibilizzazione del rapporto di lavoro una possibile soluzione, che però - rileva - non piace ai sindacati.
Due settimane di congedo di paternità
Il congedo di paternità pagato è stato introdotto in Svizzera il 1° gennaio 2021 e il 1° luglio 2022 sono entrate in vigore le modifiche legislative legate al "matrimonio civile per tutti". Il padre o la moglie della madre che esercita un’attività lucrativa ha diritto a un congedo di paternità di due settimane entro sei mesi dalla nascita del figlio. Può essere preso sotto forma di settimane (fine settimana inclusi) o di giornate singole. Come nel caso del congedo di maternità, anche per quello di paternità l’indennità comprende il fine settimana. Quindi si ha diritto a a 14 indennità giornaliere e 10 giorni liberi in totale. Come il congedo maternità, il congedo paternità è finanziato tramite le indennità di perdita di guadagno (IPG). Si tratta dell’80% del reddito, ma non più di 220 franchi al giorno. Quindi al massimo sono 3'080 franchi.