Il settore della lavorazione del granito e delle pietre naturali ha un nuovo contratto collettivo di lavoro (CCL). Annunciato nei mesi scorsi e dopo un lungo periodo di tensioni e malumori, che hanno portato anche a scioperi, l’intesa è ora è realtà.
Giovedì mattina, a Iragna, rappresentanti della Commissione paritetica cantonale dell’edilizia e dei rami affini, esponenti dell'associazione di categoria Ticino-Gneiss e le principali sigle sindacali (UNIA e OCST), hanno sottoscritto e presentato i contenuti del nuovo accordo tra le parti che, in grandi linee, ricalca quello abbandonato nel 2011.
Il momento della firma del nuovo accordo
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Dopo un lungo periodo di vuoto contrattuale, un intero settore ritrova oggi la serentià”, hanno sottolineato i
sindacati nel corso dell’incontro con i media, ricordando: "
L'accordo è stato raggiunto soprattutto grazie all’impulso di alcuni cavisti della Vallemaggia e della Riviera e permette il ripristino di un partenariato sociale forte, credibile e rappresentativo". "
Quella elaborata è una proposta di peso, che porta chiarezza nell’estrazione del granito e che permette alle aziende di guardare al futuro con più ottimismo", ha aggiunto dal canto suo
Luca Dotti, uno tra i cavisti promotori delle trattative.
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Dal Quotidiano: