Un liceo più piccolo a favore delle relazioni umane

Una giornata di studio speciale e degli ospiti d’eccezione sono stati il fulcro dell’inaugurazione di questo venerdì del nuovo Liceo cantonale Lugano 3 (LiLu3). L’istituto, in attività dall’inizio dell’anno scolastico 2023/2024, accoglie 515 allieve e allievi residenti nel Luganese e un’ottantina di docenti. Attualmente si trova a Viganello, ma nel 2030 si trasferirà nella futura sede definitiva di Agno.

Durante la giornata, gli allievi hanno approfondito tematiche relative alla promozione della salute e del benessere, alla giornata della Memoria e al viaggio, viene indicato in un comunicato. Per omaggiare l’istituto e incontrare studenti, docenti, rappresentanti della stampa e delle istituzioni erano presenti la direttrice del Dipartimento educazione, cultura e sport (DECS) Marina Carobbio Guscetti, il capo della Sezione dell’insegnamento medio superiore, Daniele Sartori e il direttore del nuovo liceo, Gianmarco Zenoni.

“Da anni si sente la necessità di un nuovo liceo e quindi sono veramente contento”, commenta ai microfoni della RSI Sartori. Erano infatti 40 anni che non veniva aperto un nuovo istituto liceale. L’ultimo era stato il LiLu2. “La necessità non è quella di creare un istituto per promuovere ulteriormente la formazione liceale, ma di creare un istituto che permetta a tutti gli allievi liceali di vivere la propria formazione in un luogo più adeguato. Quindi luoghi più umani dove sono possibili relazioni umane fra docenti, fra allievi”.

Un aspetto che è diventata una necessità: “Ho la percezione che questi giovani abbiano sempre più bisogno di relazioni sociali, di avere qualcuno che li possa ascoltare”, prosegue Sartori. In modo che “si sentano parte di una comunità, di una società. E per questo motivo è importante che la dimensione di un liceo non sia troppo grande”.

Tra i giovani, negli ultimi anni, si sta notando un maggiore senso di disagio, di sofferenza. “Naturalmente dobbiamo avere anche a disposizione delle persone che siano in grado di ascoltare e di dare il giusto aiuto. Per questo abbiamo anche richiesto di avere più supporto anche da parte del Servizio medico psicologico. Quindi dei professionisti in grado di intervenire per aiutare gli allievi a far fronte a queste situazioni di disagio”.