Nel periodo del disgelo, in caso di forti piogge e anche di sole intenso, dalla parete sopra Sils in Engadina si staccano delle pietre e talvolta anche delle grosse masse rocciose in grado di franare fin sulla strada cantonale, 700 metri più in basso. Un problema che il Canton Grigioni da poco più di un mese cerca di gestire con alcune misure preventive.
Oltre a delle nuove palizzate e alla modifica del vallo paravalanghe, un georadar permette di monitorare costantemente i movimenti del terreno sul versante montuoso. Nel caso siano rilevati dei movimenti improvvisi, viene mandato un segnale ai semafori disposti sulla strada in modo da bloccare automaticamente il traffico.
Un sistema che permette di ridurre i rischi, ma sia le autorità che gli abitanti della regione sottolineano come si impongano delle soluzioni definitive. "La più semplice sarebbe un terrapieno paramassi" secondo Christoph Nänni, dell'Ufficio foreste e pericoli naturali, ma la più sicura prevederebbe la costruzione di una galleria da Plaun da Lej a Sils.
Quattro anni fa il Cantone ha deciso di puntare proprio su un tunnel di circa 3 chilometri e la presentazione del progetto preliminare è infine prevista per le prossime settimane. "Dobbiamo avere un po’ di pazienza - ha spiegato alla RSI Maurizio Michael (PLR), membro del gruppo parlamentare sicurezza stradale Bregaglia-Engadina - e proseguire celermente con l’attività di progettazione e anche con la definizione del finanziamento necessario".