Ticino e Grigioni

Un tabù, la violenza domestica tra anziani

Uno studio nazionale, che ha coinvolto anche il Ticino, evidenzia i fattori di rischio, la reticenza a parlarne ma soprattutto le possibili soluzioni

  • 18 dicembre 2023, 05:50
  • 18 dicembre 2023, 10:15
In Svizzera la violenza di coppia colpisce almeno 1 donna su 5, tuttavia anche gli uomini possono esserne vittima

In Svizzera la violenza di coppia colpisce almeno 1 donna su 5, tuttavia anche gli uomini possono esserne vittima

Di: SEIDISERA/ATS/sdr 

Il lancio di una nuova campagna nazionale per sensibilizzare attira l’attenzione su una problematica che fatica ancora ad emergere e che riguarda la violenza nelle coppie anziane. È anche questo un volto della violenza domestica o di genere. Un fenomeno che si è cercato di indagare più da vicino attraverso uno studio condotto da Haute École spécialisée de Suisse occidentale (HES-SO), congiuntamente a senior-lab (una piattaforma di ricerca nel settore) e al Centro di competenza nazionale Vecchiaia senza Violenza e che ha interessato anche il Ticino con Pro Senectute Ticino e Moesano.

Come si manifesta la violenza negli anziani e quanto si cerca aiuto?

“Anche noi riceviamo delle segnalazioni che possono arrivare dalle persone stesse, dagli anziani”, spiega Lara Allegri, consulente del servizio Promozione qualità di vita di Pro Senectute. “Possono arrivare dai familiari o dai servizi di presa in carico, da medici, curanti, assistenti sociali che ci chiedono magari di poter vedere assieme la situazione. Il motivo per cui si lancia questa campagna nazionale è proprio quello di segnalare che ci sono delle possibilità di essere aiutati, di parlarne, di affrontare assieme la situazione perché si è notato che hanno difficoltà ad accedere ai diversi sportelli, a conoscere proprio quelle che sono le possibilità perché magari sono proposte online dove loro non hanno accesso”.

L’esperta spiega che vi possono essere situazioni in cui nella coppia è esplicitato magari un tipo di violenza che può essere psicologica, che poi però al momento dell’anzianità o magari al momento del pensionamento c’è un esacerbazione. Il pensionamento diventa così un fattore di rischio proprio perché delle persone, magari che hanno condiviso per lungo tempo la vita - spiega ancora Allegri - ma non così a lungo tempo gli spazi, si ritrovano stare più tempo assieme a scoprirsi differenti. “Possiamo anche citare il fatto - riprende - che rimanendo a casa c’è per esempio nell’uomo in particolare ma anche nella donna, una perdita di ruolo. Subentra un cambiamento anche nelle risorse finanziarie e questo può creare insicurezza, ansie, paura”.

Il tema delle risorse finanziarie si lega alla violenza economica, una forma subdola e specifica di violenza che sembra colpire particolarmente le donne non più giovanissime. C’è una parte di vergogna, spesso di tabù, dice Lara Allegri, l’anziano diventa più fragile o magari teme ritorsioni. Tutto questo rende difficile parlarne. Oltre a questo genere di aspetto vi è la possibilità di vedersi limitata la libertà di movimento, con violenze di tipo psicologico o sociale arrivando magari ad azioni fisiche. Il primo passo è sempre quello di parlarne con qualcuno di fiducia, chiedere aiuto ai servizi che ci sono. E gli sportelli di Pro Senectute sono disponibili anche per i curanti o gli stessi familiari. Le consulenze sono anonime e gratuite.

Una campagna per far emergere il problema e le soluzioni

I promotori della campagna, lanciata venerdì, stimano che in Svizzera la violenza di coppia colpisce almeno 1 donna su 5. Tuttavia anche gli uomini possono esserne vittima. La vergogna, il sentimento di non potere fare nulla e la paura delle conseguenze possono inibire le vittime a domandare aiuto. Non è tuttavia una fatalità, spiegano i promotori. Le soluzioni sono numerose e tengono conto delle esigenze e delle preferenze di ognuno. I problemi sociali e di salute associati all’avanzamento dell’età (ad esempio, mobilità ridotta, dipendenza dal coniuge, mancanza di accesso a Internet) molto spesso si aggiungono al problema della violenza e rendono la situazione più difficile e la richiesta di aiuto ancora più complicata.

L’obiettivo dello studio è quello di trovare soluzioni per colmare una lacuna in ambito sociale, visto che le varie campagne di prevenzione sulla violenza domestica si concentrano solo raramente sulle persone della fascia d’età over 64 anni, nonostante queste rappresentino quasi il 20% della popolazione.

La campagna richiama l’attenzione sul numero Centro di competenza nazionale Vecchiaia senza Violenza (0848 00 13 13), che offre ascolto e consulenza gratuiti, garantendo l’anonimato, in italiano, tedesco e francese. Il programma comprende volantini, manifesti, brevi video e un manuale per i professionisti nelle tre lingue, che possono essere scaricati direttamente da internet.

03:28

Seidisera 18.00 del 17.12.2023 - Servizio di Romina Lara

RSI Info 17.12.2023, 18:00

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