Ha davvero sorpreso un po’ tutti il singolare temporale che nel Luganese si è manifestato fra venerdì e sabato, verso la mezzanotte. Il cielo ha cominciato a rumoreggiare, per poi scatenare tuoni e fulmini, mentre sulle montagne, invece, scendeva una copiosa nevicata. Ci sono state conseguenze anche per la mobilità, visto che un trenino delle Ferrovie Luganesi (FLP), colpito da un fulmine, è finito danneggiato.
È come se l’inverno avesse detto alla primavera che non era ancora tempo di arrivare. Ma come ha potuto verificarsi? “È una situazione un po’ particolare, in quanto abbiamo avuto in contemporanea due fenomeni che di solito succedono a intervalli di tempo diversi”, spiega Guido Della Bruna di Meteo Svizzera Locarno Monti, intervistato dal Quotidiano. In primo luogo, “abbiamo avuto un afflusso di aria umida da sudest nei bassi strati”. Ma contemporaneamente “abbiamo avuto anche l’arrivo di aria più fredda ad alta quota”. Di conseguenza “c’erano tutti gli ingredienti per causare quella” che i meteorologi definiscono “una convezione”. Quindi, un tipo di precipitazioni quasi estivo, “che si sviluppa sotto forma di rovesci”. La massa d’aria, tuttavia, è piuttosto fredda. Di conseguenza “anche il limite delle nevicate era relativamente basso: eravamo attorno ai 700 metri”.
Locarno Monti ha così ricevuto “segnalazioni di piccola grandine” e di “accumuli di neve di una certa entità”: questo soprattutto sulla parte settentrionale del Luganese, “dove in montagna sono caduti fino a 20 centimetri o anche qualcosa di più di neve fresca”.