Ticino e Grigioni

Un ticinese tra i narcos

Il 63enne bellinzonese avrebbe preso parte a un traffico di droga fra Colombia e Italia: 8'000 kg di cocaina per 1,7 miliardi di franchi

  • 1 marzo 2017, 08:08
  • 23 novembre, 06:36
Il ticinese indagato è irreperibile

Il ticinese indagato è irreperibile

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Importare in Italia 8'000 chili di cocaina, per un valore di 1,7 miliardi di franchi, dal Sud America e - più precisamente - dalla Colombia. Questi i numeri del traffico di droga che ha portato, nel gennaio scorso, a una vasta operazione di polizia: 68 persone indagate, molte delle quali fermate il 24 gennaio dalle guardie di finanza di Catanzaro. Tra gli indagati - come riferisce martedì il Corriere del Ticino - c'è anche un 63enne del Bellinzonese. Il ticinese viveva da qualche anno nella Repubblica Dominicana. L'uomo è accusato di essersi recato nel settembre 2014 a Medellin, in Colombia, per prendere parte a diversi incontri con il cartello dei narcos riconducibile a Jaime Eduardo Cano Sucerquia. L'indagato agiva per un'organizzazione legata alla 'ndrangheta calabrese. Obiettivo degli incontri: concordare il prezzo per l'acquisto della polvere bianca da immettere poi sulla piazza bolognese.

Il capitano del Gruppo operativo antidroga (GOA) di Catanzaro, Gasparino La Rosa, ha confermato al quotidiano ticinese che è stata emessa un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti del cittadino svizzero, ma ha specificato che l'uomo è irreperibile. Il 63enne è insomma ricercato a livello internazionale e, stando a una delle piste battute dagli inquirenti italiani, potrebbe trovarsi ancora sull'isola caraibica.

Le indagini - che sono tuttora in corso - sono iniziate nel 2014 grazie a una segnalazione fatta dalla National crime agency dell'ambasciata della Gran Bretagna in Italia.

CaL

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