Altri diciotto anni d’attesa per poter viaggiare al sicuro da frane e slavine. La tempistica prospettata dal Governo grigionese per la realizzazione della galleria stradale tra Sils e Plaun da Lej, al confine tra Bregaglia ed Engadina, ha fatto storcere più di un naso.
Il dilatarsi dei tempi di progettazione, rispetto ai 7-8 anni indicati nel 2019, farà sì che il cantiere per il tunnel lungo circa 3 km non potrà aprirsi prima del 2033. Un’attesa che per il granconsigliere Maurizio Michael non ha giustificazione: “Sembrerebbe che siamo ritornati al punto di partenza e questo prima di tutto è una sorpresa. Dovremo capire che cosa è successo e perché di colpo i tempi si allungano di ulteriori cinque anni”.
Ma in Bregaglia ci si chiede anche se il Cantone non abbia cambiato idea sulla galleria più costosa della storia dei Grigioni, e non la ritenga più una priorità. Non così il nostro interlocutore: “Credo semplicemente che le dichiarazioni fatte in questi mesi da alcuni esponenti del Governo siano dettate da una mancanza di approfondimento. Siamo convinti che il percorso sia giusto e vada portato avanti con grande priorità”.
Priorità su cui insiste anche il sindaco di Pontresina, Nora Saratz: “È una delle strade per noi più importanti perché garantisce ai nostri collaboratori di arrivare al lavoro e mantenere la nostra economia”.
Ma a restare bloccati a Sils e Plaun da Lej non sono soltanto i frontalieri e gli abitanti della Bregaglia. In caso di valanghe e smottamenti restano fermi alle transenne anche i turisti diretti in Engadina. “È vero - aggiunge il sindaco - questa strada è molto importante per i nostri ospiti che arrivano sia da Milano sia da Tirano per fare una giornata sugli sci o sulla bici”.
Per questo motivo i granconsiglieri della Regione del Maloja hanno chiesto un incontro urgente al Dipartimento infrastrutture e all’Ufficio tecnico cantonale. “Chiediamo che venga definita una programmazione chiara, precisa e affidabile”.
Grigionisera del 03.10.23
RSI Info 03.10.2023, 19:45
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