"Sono entrata alla Manor, sono andata al quinto piano e ho sentito un botto. Mi sono girata e ho visto una ragazza per terra e una seconda sopra, pensavo stessero litigando. Quella che stava sotto sbraitava e si dimenava con le braccia per difendersi, sanguinava tantissimo. Quella sopra aveva un coltello enorme. Poi si è diretta verso una commessa con il coltello puntato verso di lei".
È questa la testimonianza di Isabela, una signora che ha visto con i propri occhi l'aggressione di una cittadina svizzera di 28 anni di Vezia verso due donne al quinto piano del centro commerciale di Lugano.
"Poi alcune persone hanno preso degli asciugamani e degli stracci per tamponare le ferite della donna aggredita, che aveva un taglio praticamente lungo tutta la gola. Era una scena atroce", ha aggiunto.
La testimone dà anche alcune indicazioni sul coltello usato, che secondo alcune fonti sarebbe stato preso proprio nel negozio: "Era uno di quei lunghi in vendita, quelli per tagliare la carne. C'era ancora l'etichetta. Se ci fossero stati più acquirenti lì dentro, avrebbe fatto una strage".
E in serata via Twitter Fedpol ha fatto sapere che l’autrice dell’aggressione era già stata coinvolta in un’indagine di polizia del 2017 relativa al terrorismo jihadista, convertita e poi radicalizzata. Ora la donna è al centro di un procedimento penale avviato dal Ministero pubblico della Confederazione.
La presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga ha confermato di aver telefonato al suo omologo del Governo cantonale, Norman Gobbi, per esprimere la sua vicinanza alle vittime e al popolo ticinese. Primo leader internazionale a reagire ai fatti di Lugano, il cancelliere austriaco Sebastian Kurz ha condannato l'attacco.
RG delle 24.00 del 24.11.20; il servizio di Francesca Calcagno
RSI Info 25.11.2020, 01:01
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