L'accordo è stato siglato: le guardie svizzere pontificie dal prossimo autunno effettueranno parte della loro formazione in Ticino. La decisione è stata regolata da una convenzione firmata lunedì dal comandante della polizia cantonale, Matteo Cocchi, e dal comandante della Guardia Svizzera Pontificia Christoph Graf, incontratisi in Vaticano. Presente alla riunione anche il consigliere di Stato Norman Gobbi, visto il coinvolgimento del Dipartimento delle istituzioni nel coordinare la nuova offerta formativa di valenza internazionale.
Le future guardie, come si legge nel comunicato della polizia cantonale, sottoposte a test fisici e controlli in Vaticano, prima di passare al servizio di Sua Santità trascorreranno un mese a sud delle Alpi dove affineranno le molteplici competenze a loro richieste in materia di sicurezza. Il "soggiorno" ticinese sarà importante anche per la conoscenza dell'italiano. I corsi, ai quali parteciperanno in 16, si terranno a novembre 2017 presso la piazza d'armi di Isone.
Le guardie elvetiche garantiscono l'incolumità del Papa dal 1506.
CaL
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