Un vasto incendio boschivo che minaccia l’abitato. È lo scenario che si è trovato ad affrontare giovedì il battaglione di salvataggio 3 a Vallorbe, nel canton Vaud. Un’esercitazione parte del corso di ripetizione 2019 e utile a esercitare le competenze militari e tecniche. Il “bat salv 3” (circa 900 miltari comandati dal tenente colonnello SMG Ryan Pedevilla) ha però un’altra particolarità: è una delle sole tre unità dell'esercito svizzero di lingua italiana ed è composto per la maggior parte da ticinesi.
All’esercitazione, che ha coinvolto due compagnie di salvataggio e una di stato maggiore, sono stati invitati anche i rappresentanti di istituzioni ticinesi, media e protezione della popolazione, chiamati a collaborare in caso di impiego. Gli ospiti sono stati trasferiti da Magadino con due elicotteri Superpuma.
Il bat salv 3 è una formazione di milizia a prontezza elevata e potrebbe quindi essere chiamata in servizio in qualsiasi momento per eventi straordinari, come catastrofi, attacchi terroristici o alla polizia.
L'esercito e la lotta agli incendi
Il Quotidiano 30.08.2019, 21:30