Consumatori di stupefacenti che spacciano per avere il denaro per comprarsi la droga. Un circolo vizioso che li vede arrivare fino in tribunale non una, ma più volte. Il fenomeno è in aumento, anche a causa della forte dipendenza provocata da cocaina e crack. Da arresti e sequestri emerge, inoltre, il ruolo del Ticino nella rete di traffici internazionale.
La recidiva: l’imputato giura di volerne uscire, di non farlo più, di voler cambiare vita. La pena viene sospesa, a favore di una terapia con la speranza di permettere la reintegrazione nella società. Ma bastano poi poche settimane, perché chi ci è già passato ci finisca di nuovo dentro fino al collo.
“La terapia è un percorso articolato su un periodo abbastanza lungo, con poi dei controlli effettuati da parte delle autorità giudiziarie per stabilirne il funzionamento. Ma come tutte le terapie, soprattutto in psichiatria, non c’è garanzia di riuscita per tutti, quindi ci sono i casi di recidiva” spiega Mirko Steiner, direttore del Centro terapeutico Villa Argentina, interpellato dalla RSI.
Gli esperti sono concordi: non si tratta di casi isolati ma il fenomeno è in crescita. Nelle due sedi di Villa Argentina i casi penali sono aumentati. Colpa anche delle nuove abitudini di consumo come il crack e della facilità di reperire la cocaina. “Una dipendenza immediata e molto raramente fisica, lo è a livello psichico - continua Steiner - Le persone si trovano in condizione di dipendenza e delinquono per procacciarsi il denaro per comprare la droga”.
Il fenomeno riguarda prevalentemente gli uomini, ma le donne sono in aumento. “Una preoccupazione riguarda l’abbassamento dell’età, ma anche chi, dopo aver fatto una vita cosiddetta normale, a trenta, quaranta o cinquanta anni si trova in una dipendenza e inizia a delinquere” osserva l’esperto.
Tra prevenzione e difficoltà
Per prevenire si lavora in rete. A volte le maglie sono larghe, qualcuno scivola fuori. Come fare? “In certi casi - sottolinea - bisogna ricorrere a un curatore, qualcuno che si interessa di queste persone in modo assiduo, perché altrimenti spariscono dai radar. E il tasso di probabilità di tornare nel mondo delle dipendenze e di rimettersi a delinquere si alza”.
Figure come il curatore hanno un costo. Proprio lunedì Ticino Addiction ha sottoscritto una lettera per chiedere a Berna di aumentare il finanziamento per la prevenzione delle dipendenze: un investimento necessario, si legge, per evitare l’esplosione di una crisi che è già dietro l’angolo.