"Non sono e non mi sento un drogato, assumo la cannabis terapeutica su prescrizione del medico per tenere sotto controllo le crisi d'ansia. Su di me questo estratto funziona meglio dei medicinali classici, che non sono sufficienti". Così Stefano Fehr, 31 anni anni, ai microfoni della RSI.
Fehr vive a Massagno, ama la politica e assume marijuana: fumandola; respirandola vaporizzata; sotto forma di infuso con il latte; di tisana con il tè; di decotto. Niente di illegale, però, perché "la nuova legge federale sugli stupefacenti del 2011 ne permette l'utilizzo per determinate patologie", spiega ai nostri microfoni il medico cantonale aggiunto, Danuta Reinholz.
Il medico cantonale aggiunto Danuta Reinholz: "Ecco cosa prevede la legge"
RSI Info 18.07.2016, 18:22
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Fehr sta seguendo una terapia sotto controllo medico. E in questa intervista, per la prima volta, ha il coraggio di parlare apertamente del problema, della sua malattia e della cura.
La battaglia contro quelli che definisce i suoi "problemi quotidiani" inizia anni fa. "Ero bambino - ci racconta - quando mi venne diagnosticata la sindrome da deficit di attenzione e iperattività (ADHD)".
Dapprima il ricorso alla medicina tradizionale. Poi alle cure alternative, con la scoperta delle proprietà della marijuana, un rimedio che sempre più persone utilizzano per alleviare, tra l'altro, i problemi legati a malattie neurologiche, dolori cronici, dolori tumorali, spasmi, infiammazioni, anoressia. "I farmaci cannabinoidi non risolvono il mio problema al 100% - ci spiega - ma io ho riscontrato risultati positivi sul mio stato di salute".
Fehr tiene però a sottolineare con forza la differenza tra la marijuana "ricreativa" e quella medica. La prima, per intenderci, è quella che si poteva comperare nei canapai ticinesi fino al 2004. Il contenuto di THC (uno dei principi attivi della cannabis) poteva raggiungere anche il 20%. La cannabis terapeutica da lui usata, invece, ne contiene una percentuale inferiore all'1% (naturalmente, per determinate patologie, questa percentuale può essere legalmente aumentata, con l'approvazione dell'Ufficio federale di sanità pubblica).
"La canapa terapeutica - precisa - è legale in Svizzera, perché non ha effetti psicoattivi, grazie al bassissimo contenuto di THC (0,9%) e a un alto contenuto di cannabidiolo (CBD), un metabolita utile anche per ridurre, tra l'altro, gli effetti collaterali del THC su frequenza cardiaca, respirazione e temperatura corporea", dice Fehr.
Dunque, tutti possono comperare la canapa terapeutica o farmaci a base di cannabinoidi? No, non è così semplice. Il medico curante, prima di prescriverla, deve chiedere l'autorizzazione all'Ufficio federale di sanità pubblica a Berna. Una copia dell'autorizzazione deve poi essere inviata anche a una delle case farmaceutiche produttrici. "Io acquisto dalla Medropharm LLC, una casa farmaceutica svizzera del canton Turgovia. Pago 7,95 franchi al grammo. E ricevo la confezione a casa, via posta", spiega Fehr.
Massimiliano Angeli