Partire in vacanza in treno verso l'Italia può richiedere un po' più di pazienza quest'estate. Le autorità italiane effettuano infatti controlli sistematici sugli Eurocity provenienti dalla Svizzera. In questo modo è possibile verificare il rispetto delle disposizioni contro il coronavirus. Ciò può però causare ritardi anche di un'ora verso Milano.
Alla stazione di Como le autorità italiane controllano che i passeggeri siano provvisti di un certificato di vaccinazione completa oppure di un test Covid negativo non più vecchio di 48 ore. C'è inoltre da esibire in versione cartacea il formulario di entrata nel Paese.
La medesima procedura la si segue anche a Domodossola. Qui i convogli arrivano a Milano con ritardi tra i 15 e i 60 minuti. Esclusi invece i collegamenti regionali TILO, per i quali sono previsti solo controlli a campione. Anche nel senso inverso, i treni Eurocity provenienti dal territorio italiano non vengono fermati dalle guardie di confine svizzere: le attuali disposizioni della Confederazione non lo prevedono.
Non pochi disagi, dunque, specie con le vacanze che sono alle porte. Le FFS, alla luce della situazione evidenziata dal portale Watson, hanno confermato alla RSI di essere in contatto con le autorità italiane e svizzere con l'intento di trovare una soluzione che permetta di ridurre i ritardi per i viaggiatori.