Valentina Item rinuncia a diventare procuratrice pubblica. Lo ha comunicato martedì lei stessa. La Item, interrogata in mattinata dal Ministero pubblico relativamente alla vicenda della colf assunta in nero (il marito è stato condannato con un decreto d'accusa) getta la spugna in seguito a quella che lei ha definito un'aggressione mediatica nei suoi confronti e della sua famiglia.
"Voglio salvare me e la mia famiglia da un linciaggio mediatico", si legge nella nota della Item, spiegando che martedì mattina un ignoto si è appostato davanti a casa sua con un apparecchio fotografico. "L'intimità della mia famiglia è stata violata e ciò non sembra destinato a finire", afferma Item, motivando la sua scelta.
Nei confronti della Item è stata aperta un'inchiesta penale per violazione della Legge federale sugli stranieri. Lei ha ribadito la sua innocenza.
Indiscrezioni rivelate dal portale liberatv.ch indicano che dal 2006 in casa item si sarebbero succedute almeno tre donne di servizio, tutte impiegate senza i regolari permessi. I fatti sarebbero emersi durante gli interrogatori effettuati dal procuratore generale John Noseda e dal suo vice Antonio Perugini che martedì hanno sentito, rispettivamente, Valentina Item e il marito, l'avvocato Ettore Item, il quale, sin dall'inizio della vicenda, si era accollato l'intera responsabilità.
Red. MM
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Il servizio di Gabriele Bohrer
RSI Info 29.04.2014, 20:03
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