I lavoratori frontalieri in Ticino erano 78’683 nel quarto trimestre 2024, ciò che corrisponde a un calo dell’1,1% in dodici mesi. Sono numeri che pongono il cantone italofono in controtendenza rispetto al dato nazionale (407’000; +2,9%).
È quanto si estrapola dalle più recenti tabelle sul tema divulgate martedì dall’Ufficio federale di statistica (UST). Rispetto al trimestre precedente, alla fine di dicembre, il totale dei titolari di un permesso G è salito dello 0,8% a livello nazionale, mentre è calato, sempre dello 0,8%, nel solo Ticino.
In Svizzera la maggior parte dei frontalieri è, come noto, impiegata nel settore terziario (284’000, +3,6% su base annua).
Ad ospitare più pendolari che arrivano dall’estero è la regione del Lemano (GE, VD, VS), con 166’386. Si tratta anche dell’area con l’incremento più marcato (+6,1%) nei dodici mesi.
L’UST fa inoltre notare come il numero dei frontalieri sia cresciuto del 20% negli ultimi cinque anni. Il totale si attestava infatti a 339’000 nel 2019.
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Frontalieri, Ticino e Roma tornano a discutere
Il Quotidiano 29.11.2024, 19:00
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