Il Consiglio di Stato ticinese ha stabilito che i privati non hanno diritto a ricorrere contro la nuova pianificazione del comparto di Valera e le schede rivisitate nel Piano direttore.
La richiesta di indennizzo delle aziende Benoil, Immobiliare Tercon e Leonello Fontana, i maggiori proprietari dell’area di circa 190'000 metri quadrati tra Rancate, Ligornetto e Genestrerio, era infatti giunta immediatamente dopo la decisione del Dipartimento del territorio di escludere la zona dai Poli di sviluppo economico. Ma da Bellinzona si precisa: “I proprietari non sono legittimati a ricorrere nella procedura di pianificazione direttrice”. E anche lo stadio dell’iter, intermedio o definitivo, non concorre alla ricevibilità delle opposizioni.
In sintesi, nonostante il Governo riconosca l’errore di prassi nella mancata informazione allargata alla cittadinanza che ha costretto al ritiro del messaggio (vedi correlato), le nuove schede dei Poli di sviluppo “non sono impugnabili, sono in vigore e già cresciute in giudicato”.
Come riportato dalla Regione i proprietari, per ricorrere, dovranno attendere la pubblicazione del Piano di utilizzazione cantonale.
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