Le donne condannate in Ticino torneranno a scontare la loro pena nel carcere della Stampa, con la creazione di almeno quattro celle a loro dedicate. Ora, infatti, sono confinate alla Farera, il carcere per chi è in attesa di giudizio, e per questo non lavorano, ma fanno solo formazione e passano sei ore invece di12 fuori dalla cella. Una discriminazione dietro le sbarre destinata a finire.
“Il fatto che ci siano donne in esecuzione di pena richiede soluzioni flessibili – spiega ai nostri microfoni il consigliere di Stato Norman Gobbi – che abbiamo trovato all’interno della Stampa, per evitare di fare grandi investimenti per un problema che magari tra qualche anno non si ripresenterà”.
Sono 11 le donne incarcerate in Ticino, di cui 3 in espiazione di pena, 4 oltre Gottardo. Il picco è stato raggiunto a inizio anno con punte di 17-18 detenute.
“Stiamo valutando la creazione di un comparto che si innesterà nel carcere penale maschile ma sarà totalmente autosufficiente, quindi impermeabile, sia dal profilo sonoro o visivo, ma che permetterà anche alle detenute di svolgere le loro attività senza mai entrare in contatto con i detenuti di sesso maschile”.
Se ne parlerà in Parlamento la prossima settimana. Con il rapporto della commissione ad hoc, che ancora una volta, punta il dito su quest'inadeguatezza.
La soluzione trovata riguarda anche i detenuti anziani e ricalca quella in vigore fino al 2007, quando poi i numeri erano calati. Scartata per motivi finanziari la riconversione dell'ex carcere aperto di Taverne-Torricella.